Al via la campagna di Save the Children “Allarme infanzia”: sagome e cartelli a Roma e Milano per denunciare il furto di futuro ai giovani
Su un’ideale diagramma socio-umanitario, l’ascissa delle prospettive e l’ordinata delle opportunità giovanili virano pericolosamente verso il basso. Lo spread delle privazioni impenna e il deficit di futuro aumenta. È in questo quadro di dissesto che parte oggi la campagna di Save the ChildrenAllarme infanzia, accompagnata da guerrilla e stunt in 16 città italiane: un marketing non convenzionale e di grande impatto emotivo, una scelta promozionale che nel ritrarre i mille volti della povertà – sociale, economica, culturale e occupazionale – coniuga monito e rischi, presente e futuro, delineando l’identikit gravemente depauperato del bambino e del giovane di oggi, e dunque il panorama desolato del futuro del Paese tutto. Da questa mattina, e fino al 5 giugno, nel centro storico di Roma e Milano sono comparse sui muri sagome di bambini di cartone con frasi del calibro di «mi hanno rubato l’aria pulita», «mi hanno rubato la mensa scolastica», «mi hanno rubato una casa tutta mia», chiamate a denunciare – insieme ad altre iniziative affidate ai volontari di Save the Children in altre 14 città italiane – la gravità della situazione attuale, invocando al tempo stesso una massiccia mobilitazione dell’opinione pubblica affinché le istituzioni mettano in campo interventi urgenti e strutturali in favore dei minori, sempre più minacciati nel diritto ad una vita dignitosa.
Un sos che fa eco all’allarme lanciato dall’associazione umanitaria attraverso il nuovo dossier, “L’isola che non sarà”, diffuso oggi insieme all’indagine “Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani’”, in occasione dell’avvio della campagna partita questa mattina. Quattro, secondo il report, le più gravi ruberie perpetrate a danno dei giovani di oggi, prossima classe dirigente di domani: il taglio dei fondi per minori e famiglia; la mancanza di risorse indispensabili per una vita dignitosa, che nel preventivo esistenziale dei giovani di oggi depennano cibo, vestiti, vacanze, sport, libri, mensa e rette scolastiche e universitarie; e ancora, il furto d’istruzione, prima, di lavoro, poi. L’iniziativa di Save the children, che ha il sostegno di testimonial tra i quali figurano Alessio Boni, Andrea Sartoretti, Filippo Nigro, Giorgio Marchesi, Marco Giallini, Paolo Conticini, Roberto Ciufoli, Rossella Brescia, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Irene Ferri, vuole accendere dunque i riflettori sulla condizione dell’infanzia in Italia che, secondo il rapporto dell’organizzazione che ha utilizzato 12 indicatori Eurostat allo scopo di comparare le chance dei bambini italiani con quelle dei loro coetanei europei, è agli ultimi posti in Europa – peggio solo Grecia e Bulgaria – per «povertà di futuro» di piccoli e adolescenti, deprivati di progettualità, possibilità e competenze. Un capitale umano, ammonisce Save the Children, da tutelare e su cui investire.
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