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Free Labs è un laboratorio creativo in cui vengono elaborati e realizzati progetti di comunicazione PUBBLICITARIA non convenzionale. L’obiettivo di Free Labs è di unire esperienze CREATIVE ALLE ULTIME TENDENZE DEL MARKETING in un'unica esperienza di comunicazione, per dare vita a performance PUBBLICITARIE in grado di comunicare in un modo sofisticato, provocatorio e all'avanguardia.

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sabato 12 marzo 2011

Ambient marketing e creatività a Milano







Un esempio di ambient marketing non convenzionale perTerminix, come? Schifando e terrificando i passanti con 5000 scarafaggi chiusi in scatola.
Un modo per sensibilizzare sul pericolo che un infestazione di scarafaggi porta con se, o meglio, per ricordare che esistono disinfestatori molto più bravi di noi che alla meglio armati di DDT possiamo spaventarne una decina..
E. coli è solo uno dei batteri che gli scarafaggi portano con se.







Come pubblicizzare un autolavaggio

AURA CAR WASH NEW AMBIENT CAMPAIGN
21/03/2011
Aura Car Wash came up with this funny ambient campaign. To promote their carwash with on-call pickup and drop service they’ve created the illusion that some bird just pooped on the front window. If they’d look closely, they’d see the message The cleanest way to do the dirty job


http://freelabscreativamente.blogspot.com/              Meteoriti in rosa  direttamente dalla gazzetta dello sport      
Il quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport mette in mostra il suo marchio con un’ operazione di ambient marketing insolita. Ha infatti lanciato  una nuova iniziativa:  segnalare gli avvistamenti di meteoriti giganti rosa  nelle piazze italiane. Il primo avvistamento sarebbe avvenuto a Milano in Largo La Foppa. Gli utenti che segnaleranno i meteoriti riceveranno un omaggio e avranno la possibilità di vedere la loro foto pubblicata su Facebook. Per informazioni più dettagliate potete visitare il sito,  Tutto il Rosa della Vita



Una Chevrolet fatta di Play-Doh






Una Chevrolet  fatta di Play-Doh

Parcheggiata normalmente tra le altre auto in strada e realizzata con 1,5 tonnellate di questa pasta modellante tanto amata dai bimbi, è stata creata in occasione del lancio nel Regno Unito della nuova Chevrolet Orlando.

Il modello a grandezza naturale è interamente fatto di pongo. La macchina è stata fatta di 1.5 tonnellate di Play-doh per un costo di 6000 £ e la costruzione è durata due settimane.

La squadra di marketing della Chevrolet ha avuto questa intuizione fantasiosa dopo aver fatto un sondaggio tra un migliaio di adulti inglesi chiedendo loro quale fosse il gioco della loro infanzia che più gli mancava. Il pongo si è aggiudicato il primo posto, subito dopo troviamo il Lego e gli ovetti Kinder al terzo.

Les Turton di Chevrolet UK ha affermato alla conferenza stampa: “La nuova Orlando merita un look tutto nuovo e noi crediamo che questo modello possa significare molto per la nazione, speriamo che il lancio richiami al bambino che c’è dentro ognuno di noi e diventi la macchina preferita per le famiglie”.

Difficile resistere alla tentazione di giocarci!

www.chevrolet.co.uk





Ambient marketing e creatività a Milano

Alcune micro-azioni di ambient hanno accompagnato la promozione diUrban Island 09, blog che raccoglie tutte le iniziative del quartiere Isola di Milano.


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Ambient marketing  Creatività  applicata
                                al gioco  del golf
Immaginate di essere il creativo di una delle riviste di golf più importanti del mondo. Immaginate di dover trovare la location per una pubblicità di impatto, che incentivi la lettura della vostra rivista puntando sulla possibilità di migliorare le tecniche golfistiche dei lettori. Cosa fareste? E dove lo fareste?
Queste sono le domande che hanno dovuto affrontare quelli di Golf Digest, un mensile a tema pubblicato dall’americana Condé Nast – la stessa casa editrice di Vogue – e a cui hanno saputo dare una efficacissima risposta. Dove farlo? Semplice, dove se non la location di un importante torneo come l’Omega Dubai Desert Classic 2011. E fin qui niente di eccezionalmente originale. Ma come farlo? E qui viene fuori la genialità dei creativi, i quali, con la collaborazione dell’agenzia Memac Olgivy (la sezione saudita della Olgivy & Mather), hanno messo in atto un bellissimo e divertentissimo guerrilla, attaccando sui vetri delle auto parcheggiate nei dintorni del campo una miriade di adesivi con sopra perfettamente disegnata una bianca “ragnatela” di crepe , e incollando al centro di queste la metà (sporgente) di una piccola pallina da golf, ovviamente brandizzata, simulando così una miriade di piccoli incidenti: decine e decine di palline conficcate in numerosi parabrezza, frutto di altrettanti colpi clamorosamente sbagliati. Il messaggio – come deve essere in un guerrilla – è chiaro e va dritto al bersaglio: vuoi migliorare il tuo gioco? Leggi la nostra rivista!
I risultati ottenuti sono stati straordinari: enorme visibilità al brand su un target miratissimo e aumento delle vendite della rivista del 200%! Con qualche piccolo spavento per i proprietari delle automobili “colpite”. Semplicemente fantastico!








“Mercedes Benz identifies dangers before they become dangers”




        Interessante Ambient Marketing per Mercedes Benz in Germania. Opera dell’agenzia di advertising Jung von Matt/Elbe, l’ambient è stato creato per comunicare PRE-SAFE®, sistema in grado di preparare il veicolo in modo ottimale ad un possibile impatto rilevato dal sistema, sfruttando efficacemente i secondi preziosi che precedono un incidente. I sensori di ESP® e BAS, come pure di altri sistemi, riconoscono le situazioni critiche, come il sovrasterzo e il sottosterzo, manovre di sterzata pericolose e frenate di emergenza.
Al fine di presentare il fantastico sistema PRE-SAFE® e il suo vantaggio competitivo rispetto agli altri sistemi di sicurezza dei concorrenti è stato installato un maxischermo (un billboard di dimensioni 18 a 1) che rendesse sicuro uno degli incroci più pericolosi della città. Questo maxischermo creava un effetto di invisibilità del muro rendendo prevedibile ogni pedone, auto o altro tipo di conducente che usciva dall’incrocio; tutto questo grazie a una telecamera posizionata sulla via che filmava ciò che succedeva intorno.

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