AMBIENT MARKETING ED ARTE CONTEMPORANEA

 Retorica o non retorica, attacco dicriminato o meno, quelli di Greenpeace stavolta sono stati decisamente sovversivi. Approfittando dell’assemblea generale degli azionisti di Nestlè, decine di persone vestite da orango si sono introfulate innalzando cartelli che rivendicano un break per le foreste in cui vivono, continuamente prese d’assalto dai produttori di olio di palma. Circa un mese fa c’era stato il primo atto, un video shock che aveva segnato l’inizio della battaglia contro la multinazionale, produttrice del KitKat.





 



La news che Aruba continua la promozione cross selling (in passato gia utilizzata la Malaysia Airlines per promuovere il pacchetto Golden Holidays);  questa campagna di ambient marketing a quanto pare piace ai "big spender".

 

Billboard per SKY Sport TV in Nuova Zelanda.

Dalla “green tube” ai luoghi nevralgici di Milano, si affaccia sullo stivale un nuovo movimento di cultural jamming, si chiama Be Yourself Movement, deturpa le affissioni pubblicitarie dove il “consumatore tipo” viene rappresentato in modo totalmente surreale. Bellocci e bellocce vengono così trasformati in modo ironico e quasi carnevalesco, finti divi che ti osservano dal mezzo pubblicitario invasivo per eccellenza perdono la loro “aurea protettiva”. A São Paulo do Brazil hanno risolto il problema alla base.