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Free Labs è un laboratorio creativo in cui vengono elaborati e realizzati progetti di comunicazione PUBBLICITARIA non convenzionale. L’obiettivo di Free Labs è di unire esperienze CREATIVE ALLE ULTIME TENDENZE DEL MARKETING in un'unica esperienza di comunicazione, per dare vita a performance PUBBLICITARIE in grado di comunicare in un modo sofisticato, provocatorio e all'avanguardia.

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giovedì 23 febbraio 2012

Ambient marketing guerrilla marketing dal canada e sud africa


LE FABULEUX  IL CIRCO DELLE PULCI aMBIENT MARKETINGlunettiers-sears-canada-lg2-quebec-ambient-marketing-puces-de-cirque-toilettes-1-600x335

Per promuovere il nuovo punto di forza della multinazionale Sears in Canada, cioè la vendita di occhiali…è stata ideata una campagna mix tra ambient marketing e display tattico, abbastanza interessante e innovativa…all’interno dei bagni dei negozi stessi presenti nei centri commerciali.
L’idea è quella di utilizzare un circo animato perfettamente adattato ai problemi della vista: il circo delle pulci.

Contro la maleducazione da chewingum Ambient marketing

giovedì, febbraio 23rd, 2012
Laura Martini, designer e artista milanese, ci ha segnalato un’iniziativa davvero meritevole. Si chiama Stick your Gum here ed è un progetto che combatte la maleducazione ed educa il cittadino al rispetto dell’ambiente.
Masticare e non attaccare
E’ proprio attraverso quella cattiva abitudine di attaccare le gomme da masticare dietro lo schienale delle sedie, da generazione in generazione paradossalmente tramandata a scuola, che Laura Martini, con ironia e creatività, fa leva sulla memoria e ricorda di rispettare l’ambiente.
Il progetto
Il suo progetto Stick your Gum here parte dall’analisi di alcuni dati: il senso civico, l’educazione e i costi di smaltimento per il recupero del chewingum. A partire da quest’ultimo punto l’Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), afferma che in Italia rimuovere 1 gomma da masticare dall’asfalto costa 1 euro e il tempo richiesto dall’operazione è pari a 2 minuti. Cinque anni invece è il tempo di smaltimento effettivo per quella maleducazione sputata dalla bocca di molta gente e diventata una macchia nera sui marciapiedi. In Irlanda, il costo varia dai 3 ai 20 euro a metro quadro. In Gran Bretagna, si spendono oltre 240 milioni di euro all’anno di disinfettanti e sostanze chimiche per l’eliminazione delle gomme, mentre in Germania, la rimozione delle gomme da masticare pesa 900 milioni di euro sulle casse comuni.
La strategia ecologica
Stick your Gum here,dunque, si propone come una singolare strategia diambient marketing che ri-crea l’immagine dello schienale della sedia, utilizzando gli “archetti parapedonali” già presenti sul territorio ed è su questi  archetti che Laura Martini scherza con la creatività: aggancia il pannello in legno (mediante sei fori che permettono di unirli agli archetti senza rovinarli) e il gioco è fatto. Adesso, quello che prima era un semplice dissuasore di sosta è lo schienale di una sedia, dagli angoli completamente arrotondati, su cui poter lasciare la propria  chewingum. E se educare ad avere rispetto delle regole e dell’ambiente aiuta a riflettere e previene il degrado della pavimentazione stradale, Laura Martini, pensa alla personalizzazione dei pannelli mediante messaggi volti a sensibilizzare il cittadino e a farlo riflettere.
No alla maleducazione
Per attaccare la maleducazione basta quindi rivisitare l’uso degli arredi urbani presenti sul territorio. Una soluzione alternativa, ma poco igienica, penseranno alcuni. Al contrario. Il messaggio lanciato da Stick your Gum here per “curare le carie” stradali è ambivalente: incollare chewingum sul pannello, oppure, di riflesso al messaggio lanciato, cercare subito un cestino dove buttare la gomma da masticare. Per ripulire il pannello? Semplice: basterà staccarlo e sostituire i fogli con la grafica personalizzata.
Per ulteriori informazioni:
Laura Martini



  • LEAF Loca Enhancement & Appreciation of Forests
    Direct Marketing
  • Outdoor Ambient Ads




Guerrilla marketing per  The wolking dead. Attenti agli zombie.......


the walking dead 2 300x165 Guerrilla Marketing per The Walking Dead 2: al cinema con lo zombie!

I produttori di The Walking Dead si stanno divertendo con il guerrilla marketing: questa volta, per promuovere la seconda stagione della serie televisiva, hanno portato uno zombie al cinema!
Dopo aver realizzato dei cartelloni pubblicitari con pezzi di corpi di zombie staccabili (che macabri souvenir!) e dopo aver mandato in scena altre azioni non convenzionali in giro per tutto il mondo, ecco che i produttori della serie televisiva The Walking Dead hanno pensato bene di continuare su questa strada anche per promuovere la seconda stagione del telefilm in Sudafrica.
Per parlare di The Walking Dead 2 non hanno voluto realizzare il classico trailer da mandare in onda al cinema prima della proiezione del film scelto dagli spettatori. Loro hanno voluto coinvolgerli in prima prima persona. E così, mentre sullo schermo andavano in scena le immagini di un presunto film d’amore strappalacrime, ecco che in sala è arrivato uno zombie in carne (putrefatta!) e ossa. Niente effetti speciali troppo complicati, come spesso si vedono al cinema, ma solo un trucco e un po’ di inventiva per coniugare quello che gli spettatori vedevano sullo schermo con quello che stava accadendo in sala!
Gli spettatori si sono divisi tra chi ha reagito urlando e chi ridendo: si vede che a Johannesbourg la vista di un non morto non fa poi così parola. Per poi sciogliersi, però, in un grande applauso finale quando lo zombie è stato steso da un colpo di pistola ben piazzato nella sua testa ciondolante proprio dalla protagonista femminile del presunto film d’amore.
Sicuramente un grande successo, perché questo filmato è stato visto e rivisto su internet. A dimostrazione del fatto che azioni non convenzionali del genere possono portare moltissimi spettatori. In questo caso, non solo quelli presenti al cinema! Azioni che si applicano bene alla promozione di un telefilm (o com’era accaduto in passato alla promozione non convenzionale di un film!) ma anche ad altre categorie… Basta un po’ di fantasia!


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